La graduale ripresa delle attività di alberghi e ristoranti e i sostegni statali dedicati, creano occasioni di marketing per tutti gli stakeholder del settore turismo.
Decreto sostegni e bonus alberghi: una spinta al turismo
Il Governo italiano sa quanto sia fondamentale il settore turismo per l’economia nazionale e ne riconosce le potenzialità di recupero dopo le difficoltà della pandemia.
Incentivi e bonus sosterranno il rinnovo di strutture e servizi per recupero ottimale delle attività di alberghi e ristoranti:
- il Decreto Sostegni di marzo 2021, conferma alcune misure e l’introduzione di importanti novità, soprattutto per quanto riguarda i ristori alle imprese e ai titolari di partita IVA, ivi compresi hotel, strutture ricettive, alberghi, ristoranti e imprese turistiche;
- il Decreto Agosto 2020, invece, il Governo ha prorogato il Bonus Alberghi fino a fine 2021, estendendolo anche agli agriturismi e agli stabilimenti termali.
- sono stati attivati contributi a fondo perduto per il turismo nel 2021, erogati dall’agenzia Invitalia – estensione del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) – per finanziare sia imprese esistenti che nuove iniziative imprenditoriali.
Possono accedere alle agevolazioni e ai bonus: gli alberghi; i villaggi-albergo; le residenze turistico-alberghiere, gli alberghi diffusi; le strutture individuate come alberghiere dalle specifiche normative regionali.
Le agevolazioni sono rivolte alle attività che operano nel settore dell’accoglienza che intendono effettuare lavori di riqualificazione e miglioramento delle strutture turistico-ricettive.
I settori che afferiscono a questo macro-comparto sono infiniti: se sei produttore e distributore di arredamento contract, idraulica, condizionamento, complementi d’arredo, servizi all’accoglienza e ristorazione, tessile arredo, servizi telefonia o IT, apparati di sicurezza, strutture sportive, comfort, wellness, questo è il momento per entrare in contatto con queste realtà.
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L’intenso turnover delle attività di accoglienza e ristorazione
Il 2020 è sicuramente stato un anno particolare, e il lockdown ha costretto molte attività a sospendere il servizio e chiudere.
Quanto all’accoglienza, l’Italia è prima in Europa per numero di strutture e per offerta. Facendo riferimento ai dati Cst e Confesercenti, salgono a oltre 33 mila le strutture ricettive e gli alberghi nel nostro Paese. Numeri invidiabili, che permettono all’Italia di posizionarsi tra l’altro al quarto posto nel mondo dopo Usa, Cina e Giappone per numero di camere.
Con riferimento al mondo della ristorazione, in base ai dati rilevati dalle Camere di Commercio, le attività registrate sono ben oltre le 300 mila unità.
Ma all’estrema numerosità delle attività di accoglienza e soprattutto di ristorazione, corrisponde anche un elevato turn over. I numeri sulla nati-mortalità delle imprese, infatti, fotografano un settore molto dinamico e spesso poco strutturato e solido. A fronte di una crescita costante della spesa per i consumi fuori casa da parte degli italiani, cresce infatti anche il numero di ristoranti e delle attività di somministrazione destinato a chiudere nei primi anni di vita.
Se vuoi entrare in contatto con le imprese attive della ristorazione e dell’accoglienza alberghiera in Italia è bene fare riferimento a un database indirizzi email sempre aggiornato e verificato. BTOMAIL aggiorna e verifica validando costantemente il proprio database di indirizzi email.
I settori del turismo enogastronomico: non solo HoReCa, ma anche produttori e distributori
In base ai dati ENIT, l’Agenzia Nazionale del Turismo, il turismo enogastronomico rappresenta un punto fondamentale dell’esperienza di viaggio che il turista cerca in Italia, breve o lungo che sia. Dopo aver segnato un +70% tra il 2014 e il 2019, all’arresto del 2020, seguirà una costante e graduale ripresa.
Anche per questo motivo, negli alberghi di città, e nelle strutture di accoglienza territoriali, crescono le proposte legate al food&beverage, e lo spazio ristorazione rappresenta sempre più un plus distintivo, che si affaccia una clientela anche slegata dal semplice concetto di pernottamento in albergo. Ciò che conta è valorizzare il servizio: non solo cena o pranzo, ma anche colazione e bar, ampliando e rafforzando l’intera area della ristorazione.
Ecco perché diventano sempre più protagonisti i produttori e distributori di bevande, alcoliche o analcoliche, di caffè, formaggi e latticini, di oli e condimenti, di vini e spumanti, di paste alimentari, così come chi gestisce imprese di pulizie o cantine sociali.