L’A/B test è un esperimento controllato tra due varianti: A e B; prendendo in considerazione due varianti dello stesso progetto online, il test determina quale delle due versioni performa con risultati migliori.
Particolarmente prezioso nel mondo del marketing online, è volto ad ottimizzare il rendimento del lavoro svolto, per ottimizzare pagine web, landing page, migliorare il posizionamento di un sito o i tassi di conversione di campagne DEM o annunci programmati e/o sponsorizzati su piattaforme come Google AdWords, Facebook Ads, etc.
L’A/B test, anche detto Test A/B oppure A/B Split Testing, è un sistema volto a capire come il pubblico reagisce a ciò che gli viene proposto; le differenti versioni sono solitamente chiamate versione A e versione B, o anche originale e variante.
4 elementi per pianificare un A/B test di una landing page
Solitamente, nelle campagne di email marketing si punta a far atterrare i contatti su una landing page. Ma una volta su questa pagina, qual è il modo più efficace per far sì che gli utenti dimostrino interesse verso il prodotto o servizio proposto?
L’A/B test ci viene in aiuto! Anzitutto, quando si decide di pianificare un A/B test per una pagina di atterraggio, vanno considerate alcune varianti: l’idea da testare, gli obiettivi da tracciare, il pubblico target e l’arco temporale del test.
I contentuti
Un A/B test può essere implementato su ogni singola parte del nostro progetto digitale, permettendo di isolare e massimizzare l’efficacia di ciascuna delle componenti.
Contenuti testuali:
- titoli (header);
- categorie: lingua e lunghezza dei contenuti;
- stile comunicativo: informativo, promozionale, giornalistico, formale;
- call to action (CTA): il testo all’interno del bottone o dei link che rappresenta l’obiettivo di conversione della pagina;
- offerte e sconti: se puntiamo a una vendita, proviamo a modulare le condizioni, l’importo dello sconto, il periodo di offerta.
Elementi di Design:
- carattere: formattazione del testo;
- pulsante: forma, grandezza e colori;
- immagini: fotografie, disegni o infografiche, e stili delle stesse;
- moduli: eventuali moduli da compilare;
- layout: disposizione degli elementi della pagina, del menù, e link da inserire;
- file audio o video: a riproduzione automatica o no, dal contenuto promozionale, informativo o educativo e relativa durata.
Gli obiettivi
L’individuazione degli obiettivi che si vogliono raggiungere con l’esperimento è un passo fondamentale per iniziare ad impostare un AB test.
Aumentare gli iscritti ad una newsletter, incrementare le visite alla landing page, incrementare le vendite di un determinato prodotto o servizio: per ogni obiettivo è necessario individuare con chiarezza le metriche da misurare, ossia le key performance metrics (KPI), che dovranno essere analizzati prima, durante ed alla fine dell’esperimento.
Sono proprio questi indicatori di prestazione che determinano in quale misura gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti.
Il campione utenti
Determinare il campione utenti: ovvero la dimensione del campione utenti che si farà partecipare al test, se tutti gli utenti o solo una parte. In questo caso è molto utile fare un’analisi del target.
La durata
La durata ottimale di un A/B test, pur stabilita a priori, può essere gestita in corso, monitorando l’andamento del test: dipende dal tempo impiegato per valutare le pagine correnti, progettare pagine di test alternative e monitorare i dati in entrata.
È possibile notare buoni scostamenti anche solamente dopo pochi giorni, ma l’esperimento dovrebbe durare in media un minimo di tre settimane a un massimo di tre mesi.
Fare un A/B test: alcune considerazioni
Il traffico destinato all’A/B test viene assegnato ad ogni pagina variante secondo una predeterminata impostazione: se, ad esempio, vuoi condurre un test con 2 pagine varianti, dovresti suddividere il traffico al 50%, se invece le pagine sono 3, dovresti assegnare il 33% di traffico ad ogni pagina. Il fattore principale per decidere che percentuale di traffico suddividere tra le varianti dell’esperimento dipende dal tempo che hai a disposizione e dal numero di varianti che vuoi testare.
In ogni caso è importante cercare di portare avanti l’A/B test per l’intera durata del ciclo, al fine cioè di ottenere dati il più rappresentativi possibile. Nel momento in cui l’esperimento presenta una pagina con un rendimento decisamente superiore a quello delle altre, è possibile decretare la pagina vincente che andrà a sostituire la pagina originale. Successivamente sarà possibile creare nuove pagine varianti per un nuovo esperimento, testando la pagina vincente con una o più pagine sfidanti.
Un’ultima nota sulla terminologia usata per le pagine.
Pagina Vincente: quando sono stati raccolti abbastanza dati e l’esperimento è concluso puoi decretare il vincitore – è la pagina che ha il miglior tasso di conversione (vedi anche: ROI di una campagna DEM).
Pagina sfidante: procedendo con l’esperimento, si possono creare nuove varianti per sfidare l’attuale pagina vincente. Queste sono dette pagine sfidanti.
Pagina variante: è il termine generico che definisce la nuova versione di una tua pagina, inserita nel test. La pagina vincente e ognuna delle pagine sfidanti vengono definite varianti.
Conclusione
L’A/B test è uno strumento dalle enormi potenzialità: perché semplice e rapido, con riscontro immediato, e ripetibile tutte le volte necessarie.
In generale, fare A/B test ci dà infatti l’opportunità di migliorare costantemente la nostra strategia di web marketing aiutandoci a ottimizzare le conversioni, abbassare il costo di acquisizione e individuare i canali più redditizi.